Pula, città romana di Nora

Archeologia romana

Testimonianze romane in Sardegna

Le tracce archeologiche che in Sardegna testimoniano la fase storica che chiamiamo "periodo romano" sono numerose, anche se ancora molto resta da fare in questo specifico settore di studi.

La romanizzazione

Il passaggio della Sardegna dalla sfera di controllo cartaginese a quella romana fu una conseguenza della prima guerra punica (264-241 a.C.). Nell'impossibilità di soddisfare le richieste economiche dei mercenari di stanza in Sardegna, Cartagine fu costretta nel 238 a.C. a cedere ai Romani il controllo dell'isola.

La lingua latina

Il sardo, la lingua ancora oggi parlata in Sardegna, soprattutto nei centri abitati dell'interno, è una lingua neolatina.
Ciò aiuta a comprendere, più di qualunque altra considerazione, quanto sia stata intensa l'influenza non solo linguistica ma anche latamente culturale, esercitata dal dominio romano sull'isola.

Le iscrizioni latine

Accanto alle fonti archeologiche, la Sardegna fornisce un prezioso contributo alla conoscenza del periodo romano della propria storia attraverso lo studio delle iscrizioni latine.
Si tratta di testi di varia natura, sia dal punto di vista del supporto su cui vennero realizzati, sia dal punto di vista del contenuto.

I miliari

La rete stradale realizzata in età romana fu certamente uno degli strumenti principali attraverso cui Roma riuscì ad esercitare il proprio controllo sulla Sardegna. Come avviene ancora oggi quando percorriamo una strada, la scansione delle distanze lungo i vari assi viari doveva rappresentare una preziosa informazione per chi si trovava in viaggio.