Chiesa romanica di San Pietro - Villamar

Arte romanica

Opere d'arte della civiltà giudicale

La volontà politica di affrancamento da Bisanzio giunge nel IX secolo a determinare le condizioni per la nascita in Sardegna degli istituti giudicali. Tale fenomeno non poteva che determinare, è evidente, importanti conseguenze anche sul piano culturale e quindi artistico.

Le sculture romaniche

È nota l'assenza pressoché totale, nel panorama artistico della Sardegna giudicale, di opere di scultura autonomamente configurate, cioè capaci di instaurare con lo spazio un rapporto che le svincoli dalla stretta dipendenza dalla struttura architettonica.

Gli affreschi romanici

In base alle notizie rintracciabili nelle fonti, ben maggiore doveva essere la consistenza della pittura medievale in Sardegna, anche relativamente ad opere su tavola, oltreché ad affreschi: le prime perdute nella loro totalità, i secondi sopravvissuti in scarso numero.

Arte gotico-italiana

Alla circolazione tirrenica di artisti e dei loro manufatti deve riferirsi l'esportazione in Sardegna di sculture e dipinti prodotti in Italia centrale, in particolare delle statue lignee policrome che compongono il gruppo della "Deposizione dalla croce", ascrivibile ai primi decenni del XIII secolo, già nella chiesa di San Pietro del Crocefisso e oggi nella chiesa di San Sebastiano a Bulzi.

La pala di Ottana

Per la sua ubicazione geografica fra Spagna e Italia, la Sardegna ha spesso costituito una tappa imprescindibile lungo i traffici marittimi e nel flusso della cultura mediterranea fra Barcellona e Napoli. A documentare in campo artistico questa centralità nel Mediterraneo vale la presenza - nell'ex cattedrale di San Nicola a Ottana - della "Pala dei Santi Francesco d'Assisi e Nicola di Bari".