Seulo, maestro di launeddas (sec. XX)

Forme musicali

Un importante momento di aggregazione comunitaria

Molteplici e diversificate sono le forme della musica in Sardegna: vocale, con o senza accompagnamento strumentale, strumentale, talvolta nella cornice delle feste tradizionali che prevedono il ballo tradizionale (''su ballu sardu''), per molti paesi dell'isola uno dei momenti aggregativi e comunitari più importanti.

Musica vocale

Decisamente molteplici e diversificate sono le forme della musica vocale - con o senza accompagnamento strumentale - riscontrabili in tutta la Sardegna.

Musica strumentale

La Sardegna presenta una grande ricchezza di musica strumentale dovuta in parte alla presenza di una grande varietà di strumenti, sia autoctoni che importati in differenti epoche, e in parte al fatto che tali strumenti trovano ancora oggi largo impiego in diverse occasioni legate principalmente ai contesti festivi.

Musica per ballare

Il ballo tradizionale ("su ballu sardu"), ancora oggi largamente praticato a tutti i livelli sociali, rappresenta per molti paesi dell'isola uno dei momenti aggregativi e comunitari più importanti. Sino alla prima metà del Novecento, la buona riuscita di una festa dipendeva quasi esclusivamente da come si svolgevano le danze e particolare attenzione si prestava all'aspetto sonoro e coreutico.

Seneghe, balli di Carnevale

Tra i Carnevali tradizionali della Sardegna, di particolare interesse musicale è il "Carnevale danzato" di Seneghe. Per i seneghesi, giovani ed anziani, il Carnevale è sinonimo di "ballos 'e sa pàrtza" (balli di piazza). Tutta l'attenzione della comunità si concentra su quanto si svolge in questo periodo nella Piazza Mannu, l'area dove hanno luogo le danze.

Gavoi, pipiolu e tumbarinu

Tra i Carnevali tradizionali della Sardegna, particolarmente interessante è quello di Gavoi. "Su sonu", il complesso musicale formato da "tumbarinu, triangulu e pipiolu", e talvolta anche da "sa boche" e dall'organetto diatonico, scandisce la "colonna sonora" di tutte le sequenze del Carnevale gavoese, ed è presente anche in altre situazioni festive nel corso dell’anno accompagnando le diverse danze: "su ballu tundu" o "ballu gavoesu, su dillaru, su curre curre".