Le fabbriche architettoniche di età sabauda
Alcune importanti fabbriche cittadine, di lungo corso, contrassegnano il momento di passaggio della Sardegna dai reali di Spagna ai sovrani sabaudi.
Alcune importanti fabbriche cittadine, di lungo corso, contrassegnano il momento di passaggio della Sardegna dai reali di Spagna ai sovrani sabaudi.
L'intero corso del '700 è caratterizzato dall'attività di architetti e ingegneri militari piemontesi, che imprimono un'accelerazione in senso barocco all'edilizia sacra e civile soprattutto dei centri urbani più rilevanti, con un marcato assorbimento dei modelli culturali di impronta italiana.
Il processo di allineamento alle mode dominanti negli ambienti della cultura artistica italiana si intensifica nel XIX secolo con l'opera di architetti nativi dell'isola ma formatisi a Torino, al corrente delle forme neoclassiche che andavano diffondendosi in Europa.
Nella storia dell'architettura sarda, l'architetto Gaetano Cima occupa un posto di assoluto rilievo, come testimonia il fatto che egli abbia svolto efficacemente nella seconda metà dell'Ottocento un ruolo di maestro sia in qualità di docente all'Università di Cagliari sia, più in generale, per l'efficacia esemplare dei prodotti della propria attività professionale, assunti da molti architetti coevi come più o meno espliciti modelli.
Tra gli interventi di pianificazione territoriale adottati dal governo sabaudo rientra anche la fondazione ex novo di tre città, Carloforte e La Maddalena nel XVIII secolo e Longon Sardo (poi Santa Teresa Gallura) nell'800.